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15 10 2012 | Rimini | Fusione Hera Acegas: ha votato sì il 99,96 per cento del ‘capitale presente’

Lunedì, 15 Ottobre 2012

tortora-chiaro

Fusione Hera Acegas: ha votato sì il 99,96 per cento del ‘capitale presente’


C’è il via libera dei soci di Hera all'integrazione con Acegas-Aps dal 1 gennaio 2013. La notizia arriva dalla Reuters. L'operazione darà vita alla seconda utility italiana dopo A2A, con una valore della produzione di oltre 4,5 miliardi di euro, un margine industriale di 750 milioni e un utile netto di oltre 140 milioni. Sarà inoltre il principale player italiano del trattamento rifiuti, lavorando complessivamente 5,4 milioni di tonnellate/anno. In favore ha votato il 99,96 per cento del capitale presente in assemblea. All'avvio dei lavori sono presenti in sala 232 azionisti, che in proprio o per delega detengono il 73,15 per cento del capitale sociale.

 
Dal 1 gennaio 2013 Hera assumerà il controllo di AcegasAps con il 62,69 per cento del capitale sociale per poi attaccare con l'opas sulla restante quota con obiettivo il delisting di AcegasAps. Il rapporto di cambio per la fusione di AcegasAps holding in Hera è pari a circa 0,763 nuove azioni Hera a fronte di nominali 1 euro di capitale sociale di AcegasAps Holding (pari a 188 milioni di euro). Sulla base del rapporto di cambio, al Comune di Trieste e al Comune di Padova, unici soci di AcegasAps Holding, verranno riconosciuti complessivamente circa 143,38 milioni di azioni Hera. Agli azionisti AcegasAps Holding verrà riconosciuto anche un conguaglio in denaro pari a 3,4 milioni.


Il principale azionista di Hera è il comune di Bologna (14,993 per cento), seguito dai comuni di Modena (13,731 per cento) e Ravenna (7,791 per cento). Il 5,319 per cento è controllato dal comune di Imola, 2,7 per cento e 2,28 per cento sono rispettivamente in mano a Ferrara e Cesena, a Carimonte fa poi capo una quota del 2,057 per cento, mentre il comune di Rimini possiede una fetta del 2,16 per cento, a cui si aggiunge un'ulteriore quota del 2,01 per cento controllata da Gsgr, fornitore del gas a Rimini. Infine, Lazard Asset Management ha una quota del 2,013 per cento, detenuta attraverso i propri fondi d'investimento.


I soci oggi sono anche chiamati ad autorizzare il cda ad avviare un'operazione di rafforzamento patrimoniale da 84,83 milioni, delegando nel contempo il board a pianificarne una ulteriore, nei prossimi tre anni, per 80 milioni di euro massimi.


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